L’inizio

Non sono cresciuto in mezzo alla musica, nella mia famiglia nessuno aveva questa passione… Alcuni miei coetanei avevano papà con un impiantino made in Japan ed altri oggettini provenienti dalla vicina Svizzera. Ricordo nei primi anni ottanta, quando andavo a casa di un amico che aveva un impiantino niente male, amplificatore Pioneer che con i suoi Vu-meter blu lo sognavi anche la notte, un piatto Technics il primo SL1200 trazione diretta, lucettina estraibile, tanto da restare a fissarlo per svariati minuti, ma erano quelle JBL non ricordo il modello ma ricordo quell’enorme woofer…. Come suonavano?? Oggi direi male, sistemate a terra, una ad un angolo e l’altra sul lato opposto della diagonale, dietro ad una sedia a dondolo, ma allora era tutta manna dal cielo. Ricordo chiaramente come è nato il mio impianto. Saltuariamente aiutavo mio padre nella sua attività finché un giorno mi disse, forse perché sovente gli raccontavo dell’impianto che sentivo dal mio compagno di scuola, che era giunto il momento di regalarmi il mio primo impianto. Entrammo in questo grosso centro commerciale ed uscimmo con un amplificatore e casse Grundig ed un giradischi Philips. Da allora tanta acqua  o meglio tanti impianti sono passati nel mio salotto, ma andiamo con ordine. Poi intorno agli anni 83-84 ho fatto il mio primo salto di qualità: un completo HI-FI dell’Akai, con casse Pioneer, quest’impianto mi ha accompagnato per molti anni, sino a quando sono andato a vivere a Bologna. Ricordo la prima volta che sono passato di fronte alle vetrine di Altra Fedeltà, in via Pellizza da  Volpedo e di essere rimasto non so quanto ad ammirare un cd player mai visto, forse nemmeno mai sognato, era il mitico Micromega Duo. Desideroso di sapere di più un bel giorno decisi di entrare in quell’olimpo, e venni accolto con molta gentilezza dall’allora proprietario Stefano Mazzoli, il quale mi fece ascoltare una combinazione che a me parve scesa dalla luna, Micromega Duo, Klimo Merlin, Klimo kent silver e Triangle Latitude. Che dire, se non che non avrei voluto andarmene  da quella saletta…Vi chiederete quello fu il grande salto….il contagio……forse…

 

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Brochure altra fedeltà 1992/1993

 

Ecco che allora cominciai nel mio tempo libero a peregrinare per i negozi di Bologna, dove un bel giorno ebbi la fortuna di incontrare colui che fu mio maestro e mentore….Claudio Guerini, Claudio lavorava in all’interno di  Codam, ricordo  la prima volta che lo conobbi, lo tormentai con mille domande sull’apparecchio migliore, sul diffusore ideale, e lui con una pazienza certosina restò ad ascoltarmi, ora non voglio annoiarvi con la storia della mia, ma ho voluto parlarvi di Claudio, perché e grazie a lui se oggi sono in grado di posizionare un impianto, capire certe sfumature, ma soprattutto amare la musica, lui da buon musicista come prima cosa mi ha fatto capire che a monte di un buon impianto ci deve essere della buona musica